I suoni che uniscono (al Club To Club)
Verso le undici di sera, sul palco appaiono i Chromatics e l’atmosfera si fa subito elettro-eterea e sognante, le luci disegnano enormi figure colorate che pulsano, si trasformano, cambiano colore e si muovono al ritmo della musica. Nei padiglioni post-industriali del Lingotto, è l’apice della festa elettronica: Club To Club, il più importante festival italiano di musica d’avanguardia e nuovo pop, di cui Audi è main partner, andato in scena dal 30 ottobre al 3 novembre a Torino.
Nato diciannove anni fa, oggi Club To Club è l’appuntamento di grido che richiama appassionati o semplici curiosi da tutta Italia. E sul rapporto con la musica e sul suo potere di unire le persone, hanno riflettuto quattro nomi di diverse generazioni: il rapper Rkomi, i dj Claudio Coccoluto e Lele Sacchi e il duo elettronico dei Nu Guinea.
Rkomi, 25 anni e una carriera lanciatissima, intervistato dall’esperto del settore Carlo Pastore, spiega la formula della sua hit: un testo forte «ma non filosofeggiante», una melodia e una parte musicale interessanti. Coccoluto, classe 1962, ricorda «le cassettine», che negli anni ’90 erano l’unico mezzo per ascoltare e propagare la musica che i dj suonavano nei club. La cassettina che gli cambiò la vita aveva da un lato Mozart, dall’altro Daniele Baldelli, leggendario dj di Cattolica: fu quella che accese la scintilla che lo ha portato fino a Club To Club oggi.