Motorola Razr, il cellulare-icona rinasce col display pieghevole
Se ne parlava da tempo e molti si aspettavano la presentazione alla scorsa Ifa di Berlino. Invece Motorola, brand controllato da Lenovo, ci ha messo qualche settimana in più. Ma in tempo per i regali di Natale ha sfornato la reincarnazione – pieghevole – di uno dei suoi modelli di maggior successo: il Razr V3. Il nonno dell’attuale dispositivo uscì nel lontano 2004 e divenne uno dei telefoni più venduti di tutti i tempi, con oltre 130 milioni di pezzi piazzati per il mondo. Era un altro pianeta, quello pre-iPhone, i nomi forti della telefonia erano altri e la logica degli smartphone ancora in incubazione. Ma il Razr V3 aveva un’aura futuristica che gli consentiva di sganciarsi dagli altri telefoni: dava molto di più a quelli cosiddetti a conchiglia, la scocca era scintillante e soprattutto era molto sottile. Il più sottile in circolazione. Dette vita negli anni a una serie di versioni aggiornate, dalla V3i fino al Razr 3 uscito solo dieci anni fa e primo touch-screen della serie.
Ora il mitico flip phone torna col suo pannello flessibile, che si piega del tutto e – più sulla linea del Huawei Mate X che del Samsung Galaxy Fold – non è composto da due schermi differenti ma appunto da un unico display realizzato a partire da una ventina di prototipi diversi. Riportando alla mente suggestioni cinematografiche. In effetti l’impianto a conchiglia sembrerebbe ideale per sposare portabilità e comodità alla disponibilità di uno schermo ampio, pur con un fattore di forma senz’altro originale rispetto a ciò a cui siamo abituati dall’era degli smartphone.
Costruito in acciaio inossidabile e vetro 3D Gorilla Glass è sottile e con un design lineare, e in questo non tradisce l’eredità del predecessore feature phone, e la cerniera battezata zero gap consente a entrambe le parti del pannello flessibile di rimanere perfettamente a filo quando il telefono è chiuso. Quando è aperto il display è un pOled da 6,2 pollici con rapporto 21:9, risoluzione 2142 x 876 e tutte le funzionalità a cui siamo abituati. Altrimenti, da chiuso, può bastare un display Quick View interattivo esterno da 2,7 pollici (risoluzione 600 x 800) attraverso il quale gestire le informazioni più importanti: chiamare, rispondere ai messaggi, effettuare pagamenti, ascoltare musica, farti un selfie, usare l’assistente di Google e accedere ai comandi personalizzati (Bluetooth, Wi-Fi, hotspot e altro). Senza dover aprire il telefono.
Entrando un po’ di più nelle specifiche tecniche, il nuovo Razr monta un processore Qualcomm Snapdragon 710 con 6 GB di Ram e 128 GB di memoria a disposizione. Monta Android Pie in versione stock, quella essenziale e senza personalizzazioni del produttore. La batteria sembra un po’ limitata, soli 2510 mAh, ma supporta la ricarica rapida da 15W. Quanto al comparto fotografico, si viaggia con un sensore principale da 16 Mpixel e apertura focale f/1.7, che può appunto lavorare insieme allo schermo esterno usandolo come mirino digitale, e un sensore interno da 5 Mpixel. Chiudono il pacchetto il lettore di impronte digitali, la possibilità di sfruttare i gesti per semplificare le azioni quotidiane ee la connettività Usb di Tipo C.
Capitolo prezzi. Il Razr arriverà a dicembre in alcuni Paesi europei fra cui l’Italia: sarà in prevendita dal 4 del mese a un prezzo di 1.599 euro.