William e l’uguaglianza di genere nel calcio (partendo da George e Charlotte)
Baby George tira, la piccola Charlotte para, poi uno dei due esagera con le parole e deve intervenire papà William. Dinamiche classiche di ogni famiglia, che avvengono anche in casa Cambridge, dove il principe inglese alcune volte deve intromettersi per arginare la rivalità tra fratello e sorella. Lo ha confessato ai Legacy Awards, parlando con la giovane Olivia Hancock, 14 anni, premiata per il suo lavoro di promozione dell’uguaglianza di genere nel calcio.
«Mi ha confessato che George, quando gioca a pallone con Charlotte, può capitare che le urli “io sono meglio di te”», afferma la piccola Olivia, come riportato dal Daily Mail. «Allora lui lo riprende: “Guarda che tua sorella può essere brava esattamente quanto te”. È bello sapere che il principe educa così i suoi figli». Che, com’è noto, adorano giocare all’aria aperta, sia nel giardino di Kesington Palace sia in quello – ben più grande – di Anmer Hall.
Raccolgono fiori, cacciano insetti, corrono a perdifiato e – naturalmente – organizzano partite di calcio, alle quali a breve si unirà pure il piccolo Louis. D’altronde a tramandare in famiglia la passione per questo sport ci pensa William, che all’inizio di ottobre ha portato per la prima volta George e Charlotte con sé allo stadio per vedere un match dell’Aston Villa, la sua squadra del cuore. Suscitando, soprattutto nel maschietto, un tourbillon di emozioni.
Si è alzato in piedi e ha saltato sul seggiolino in occasione di ogni gol, esultando con i pugni al cielo. Mentre Charlotte, vicino a Kate, parlava fitta fitta e sembrava meno interessata a quel che accadeva sul campo. Sarebbe stata proprio la mamma, invece, a dire «no» ai figli che le avevano chiesto di andare a vedere il musical di Mary Poppins a teatro. «Finisce troppo tardi e lei vuole che i bambini vadano a letto presto», riporta il Daily Mail.
Una regola, anche questa, che non fa distinzioni di genere.