«Il Collegio»: cosa rimarrà di questa quarta edizione
Il momento arriva e i ragazzi sembrano come disorientati, felici di tornare alla normalità, ma anche tristi di salutare quest’avventura. «Potete togliervi le divise», ordina il preside al discorso di fine anno, ma subito l’euforia di infilarsi nei propri vestiti e tornare in possesso del cellulare diventa sintomo di qualcosa di più profondo: Il Collegio è finito e, così come nella maggior parte dei film d’amore, le lacrime sono amare e scendono a fiotti. A farsi investire da questa «nostalgia canaglia» non sono solo gli allievi, ma anche gli spettatori da casa che, numerosi, hanno seguito questa quarta edizione del programma con entusiasmo contagioso, maturando per i protagonisti un vero e proprio attaccamento.
https://twitter.com/trash_italiano/status/1199436165369257986Da Maggy Gioia e il suo cinismo spiccato a Vicenzo Crispino e la sua aria da gigante buono; dai sorrisini impertinenti di Asia Busciantella alle piccole isterie di Francesco Cardamone. Quest’edizione, così come la precedente, si rivela particolarmente riuscita per due elementi: la storyline alla basa del format che, in questi anni, si è perfezionata grazie alla squadra di Magnolia – Banijay Group, e, soprattutto, un cast particolarmente indovinato, capace di scegliere venti ragazzi diversissimi, ma unici nel loro genere. Il trucco sta, infatti, nell’equilibrio tra le parti, nel reclutare personalità controverse come Claudia Dorelfi, ma anche elementi positivi come Vilma D’Addario, Gabriele Montuori e Mario Tricca, la vera rivelazione di questo Collegio, capace, con le sue ansie per il futuro e i suoi movimenti dinoccolati, di entrare nel cuore di migliaia di spettatrici.
La macchina, ormai, è oliata e Raidue conferma di avere tra le mani uno dei format più forti che la televisione abbia mai sfoggiato: merito dell’ex direttrice Ilaria Dallatana, che ha investito sul progetto fino a farlo diventare il piccolo cult che è oggi, ma anche di una comunicazione intelligente che ha finalmente capito che Il Collegio è il programma del momento, forse uno dei pochi in grado di radunare una folta platea di adolescenti sulla tv generalista. La speranza è, naturalmente, che il format continui, ma senza fretta: le galline dalle uova d’oro devono, dopotutto, essere preservate e ci auguriamo che la rete lo capisca senza prendersi troppa fretta per mettere in piedi la nuova edizione: selezionare i ragazzi giusti e innestare nuovi meccanismi di racconto, dopotutto, richiede tempo, ma noi siamo qui ad aspettarli. Sfoglia la gallery in alto per scoprire i momenti che non dimenticheremo di questa edizione del Collegio >>