Tisana al finocchietto, le proprietà benefiche
Il finocchio ha mille virtù e una storia che scorre nel tempo (e nelle pagine della mitologia). Al suo nome è legata la memoria di Maratona, la madre di tutte le battaglie. In greco Marathon significa infatti «piana dei finocchi». Plinio nella sua Storia Naturale esaltava le proprietà afrodisiache di questo ortaggio, principio attivo di forza, fertilità, oltre e sregolatezza. Ma non è tutto. Il fiore giallo e profumato del Foeniculum vulgare era una pianta sacra ad Adone, simbolo di bellezza e dio della vegetazione dall’aura ambigua, amatissimo dalle donne, ma anche dagli uomini. In suo onore venivano allestiti vasi in cui si seminavano grano, orzo, lattuga e finocchi, ça va sans dire.
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Durante il Medioevo, Carlo Magno attribuiva a questo ortaggio proprietà miracolose, tanto da non poter mancare negli orti imperiali. Nella Scuola Medica Salernitana, considerata da molti come l’antesignana delle moderne università, era convinzione che il seme del finocchio, bevuto col vino, eccitasse i piaceri di Venere e ridestasse negli anziani “il giovanil vigore” (Semen cum vino sumptum veneris moves actus, atque senes eius gustu juvenescere dicunt”).
Nel corso del tempo il finocchio non ha perso la sua allure di pianta dalle mille virtù (alcune accreditate, altre meno).
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Dimagrire e depurarsi con la dieta del finocchioForse non tutti sanno però che il finocchio ha una duplice declinazione. Una versione da coltivare e una selvatica. Il primo, chiamato finocchio dolce, lo vediamo nei negozi di ortofrutta, il secondo, finocchietto o finocchio amaro, è una pianta mediterranea della famiglia delle Ombrellifere che fiorisce da luglio ad agosto. Noto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche oggi, grazie agli olii essenziali e ai polifenoli di cui è ricco, è usato soprattutto in ambito fitoterapico. In modo particolare il finocchio selvatico, o meglio i suoi semi, è usato per preparare e tisane digestive, detossinanti e antifermentative che aiutano a combattere il gonfiore addominale.
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7 tipi di tè e tisane utili per perdere pesoPotente depurativo e prezioso antispasmodico la tisana al finocchietto favorisce anche l’espulsione dei gas intestinali. È dunque perfetta da sorseggiare dopo aver consumato un pasto abbondante.
La tisana viene preparata versando in un litro di acqua circa 10 grammi di semi di i finocchietto. Fare bollire e lasciare cuocere per circa tre minuti. Coprire quindi il tutto e lasciare in infusione almeno 10 minuti. Una volta filtrata la bevanda è pronta. Alla tisana al finocchietto possono anche essere aggiunte spezie come cumino o zenzero e qualche goccia di succo di limone. Come dolcificante è consigliato il miele.
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Zenzero, perfetto per dimagrireLe proprietà diuretiche e drenanti del finocchietto trovano applicazione anche in ambito estetico. L’infuso dei suoi semi può essere usato per lenire gonfiori o rossori cutanei, mentre l’olio essenziale della pianta, miscelato a olio di mandorle dolci, viene utilizzato nel massaggio per favorire l’azione drenante e la diuresi.
Attenzione: come tutti i rimedi naturali e non anche la tisana al finocchietto può causare reazioni allergiche e, in linea generale, dovremmo sempre ricordarci di non abusare di ciò che la natura ci dona.