Da Banksy alla Sacra Famiglia sul barcone, i presepi (con polemica) del 2019
Il presepe come opera di attualità, capace di fornire una critica ponderata della società della quale è specchio. Papa Francesco, nell’udienza generale che si è tenuta il 18 dicembre 2019, ha reso omaggio a quanti hanno saputo reinterpretare la natalità così da renderla moderna, contemporanea. Il presepe, ha detto, «È un Vangelo domestico». Dunque, via libera alle reinterpretazioni, a Maria sdraiata dietro Giuseppe, nel tentativo estremo di recuperare qualche ora di sonno. Via libera alla Sacra Famiglia sul gommone, così come un prete del padovano ha voluto rappresentarla. E via libera a Banksy, che nella sua ultima opera ha voluto rileggere la nascita di Gesù così da rappresentare tutto l’orrore del muro che il governo di Israele ha fatto erigere per separare la Cisgiordania dal territorio circostante.
Papa Francesco si è detto aperto. Ma l’apertura di Bergoglio non è stata l’apertura dei fedeli. I più integralisti tra i cristiani si sono detti inorriditi dall’idea che qualcuno possano modificare la narrazione della Natività, così da includerci un messaggio politico o sociale che questa mai avrebbe incluso. Dove stia la ragione, se nel tentativo di rendere moderno ciò che non lo è (nella gallery in alto i più particolari) o nella fedeltà alla rappresentazione classica, non è facile a dirsi.