Rowan Atkinson: «Addio a Mr. Bean, non mi diverte più»
Finisce un’era: stanco delle pressioni che continua a sentire sulle sue spalle ogni anno che passa, Rowan Atkinson ha deciso di lasciare andare via per sempre il suo personaggio più famoso, quello che gli ha dato il successo mondiale: Mr. Bean. A 66 anni appena compiuti, infatti, l’attore e sceneggiatore inglese si augura di non riprendere mai più i panni della maschera che ha contribuito a creare nel 1990, diventando, senza che se ne accorgesse, un fenomeno senza tempo che ha conquistato più di 2oo paesi nel mondo. Continuerà, però, a prestare la voce al cartone animato: «È molto più facile dargli la voce» ha spiegato Atkinson in un’intervista a Radio Times.
https://twitter.com/Variety/status/1346404753278971905«Non mi piace tanto interpretarlo. Il peso della responsabilità non è piacevole. Lo trovo stressante e stancante, spero che finisca presto». Basato su esperienze personali – Atkinson combatte con la balbuzie da quando era bambino – Bean è essenzialmente una maschera buona e ingenua, modellata su una comicità gestuale molto vicina al cinema muto e a Peter Sellers. I primi 15 episodi andati in onda in Gran Bretagna tra il 1990 e il 1995 lo trasformano in un fenomeno mondiale che sfugge quasi subito al controllo di Atkinson, che in quel periodo stava finendo un master di Ingegneria all’università di Oxford.
https://twitter.com/Tg3web/status/1346533644903579648«Non c’è molto che mi faccia ridere in televisione in Gran Bretagna, al momento». Ai prodotti di ultima generazione, preferisce, infatti, «formati tradizionali», tipo Friends e The Bing Bang Theory. «Il problema è che su Internet abbiamo un algoritmo che decide ciò che vogliamo guardare e che alla fine crea una visione semplicistica e bidimensionale della società. Sembra che si possa essere solo con o contro. Se sei contro allora meriti di essere “cancellato”, zittito. È come la folla nel Medioevo in giro per le strade alla ricerca di qualcuno da bruciare al rogo. Per chi è vittima di questi gruppi l’esperienza è terrificante». Atkinson, che si è sempre battuto per la libertà personale di ciascun artista, nella sua carriera non è solo solo Mr. Bean: al di là dei due film per il cinema modellati sul suo personaggio, è anche apparso in diverse pellicole di successo, come Quattro matrimoni e un funerale, e in sit-com come Blackadder che, ancora oggi, viene definita uno dei programmi televisivi più apprezzati di tutti i tempi in Gran Bretagna.