Vaccini over 80 si parte: come si prenota
È il momento degli ultraottantenni. Con il mese di febbraio le prime regioni hanno aperto le prenotazioni per la campagna per gli over 80. Si dovranno vaccinare 4 milioni 442mila persone. Ogni regione ha tempi e modi diverse di prenotazione e somministrazione dei vaccini.
La fase uno della vaccinazione è sulla via della conclusione. Sono finora più di 2 milioni gli italiani che hanno ricevuto la prima dose. Gli operatori sanitari pubblici e ospedalieri vaccinati sono 1 milione 355mila, ne mancano meno di 50mila per completare la copertura della prima dose. Sono più indietro invece i numeri delle Rsa. Per gli ultraottantenni ogni regioni appronta un sito per la prenotazione o un sistema attraverso i medici di base.
OVER 80, LE PRENOTAZIONI REGIONALI
Sono già partite le prenotazioni per gli ultraottantenni nel Lazio, ma nel primo giorno il sito dedicato si è subito bloccato. Le somministrazioni a partire dall’8 febbraio. Anche in provincia di Trento si prenota da ieri, sono 2500 i posti ogni settimana. La campagna è già partita in Alto Adige. Dalla prossima settimana tocca alla Valle d’Aosta, il Piemonte slitta a fine febbraio. Verranno poi Veneto e Liguria dal 15 e dal 12.
In Friuli si parte nella seconda metà di febbraio. L’Emilia-Romagna presenta il piano a fine settimana. La campagna per gli over 80 dovrebbe cominciare a fine febbraio-inizio marzo. Sono partite le vaccinazioni degli over 80 che si trovano in assistenza domiciliare. In Campania sono attive le prenotazioni, si parte tra il 10 e il 15 febbraio. Anche in Abruzzo si può già prenotare. In Sicilia si parte a fine febbraio, in Sardegna a marzo. Manca una data per la Toscana, ma dovrebbe essere metà febbraio. Nessuna data per le Marche, la Calabria, il Molise e la Basilicata. L’8 febbraio tocca all’Umbria e alla Puglia.
«Entro 2 settimane sarà attivo l’accesso al portale per la prenotazione delle vaccinazioni, aperto a tutti e con priorità alle fasce interessate» ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti. La somministrazione partirà dal 24 febbraio per gli over 80.
IL NUOVO PIANO VACCINALE
Un piano vaccinale c’era già, ma i ritardi nelle consegne e la diminuzione rispetto alle dosi programmate hanno portato a cambiamenti obbligati. A questo si è aggiunto il consiglio dell’agenzia del farmaco ad utilizzare il vaccino AstraZeneca solo per chi ha meno di 55 anni, anche se non indica preclusioni per gli over-55. «Si ribadisce che, sulla base dei risultati di immunogenicità e dei dati di sicurezza, il rapporto beneficio/rischio di tale vaccino risulta favorevole» anche nei soggetti più anziani senza fattori di rischio. Questo porta comunque alla necessita di rivedere le precedenze in base alle fiale a disposizioni.
Il nuovo cronoprogramma per le vaccinazioni dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Se non si utilizzerà il siero di AstraZeneca per gli over 55 bisognerà dare precedenza a nuove categorie e utilizzare le dosi di Moderna e Pfizer esclusivamente per la parte più anziana della popolazione. Entro fine febbraio dovrebbero arrivare in Italia 1 milione di dosi di vaccino AstraZeneca, quello sviluppato a Oxford. Per il mese di marzo si arriverà a oltre 4 milioni e mezzo. Potrebbero essere utilizzate per il personale della scuola, delle carceri e delle comunità e per le forze dell’ordine.
Per i malati cronici invece, in quanto soggetti fragili, dovrebbero essere utilizzate le dosi di Pfizer e Moderna che hanno una copertura più alta, superiore al 90%, mentre quella del vaccino di Oxford è attorno al 60%. Alle fasce più deboli e a rischio della popolazione andrebbero i vaccini che offrono migliore copertura.
Attualmente in Italia sono oltre 2 milioni i vaccinati, per la prima dose. Più di 650mila quelli che hanno avuto anche la seconda. L’obiettivo europeo è quello di immunizzare il 70% della popolazione adulta entro l’estate.
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’arrivo di 33 milioni di dosi a febbraio e a marzo 55 milioni. Nel secondo trimestre saranno 300 milioni da parte delle tre aziende già autorizzate dall’Ema, cioè Pfizer-Biontech, Moderna e AstraZeneca, e altri 80 milioni da Johnson & Johnson e Curevac se saranno autorizzate.