Vaccini: la corsa dei maturandi e le ipotesi per i più piccoli
Un sondaggio di Skuola.net dice che 6 maturandi su 10 sono pronti a vaccinarsi. In tanti lo hanno già fatto in Sicilia e Lazio. Le altre regioni sono pronte al via. Per un esame in sicurezza tutti sono pronti per la vaccinazione di chi deve fare la maturità. In Sicilia si fanno i vaccini già dal 26 maggio, senza prenotazioni: i sieri sono AstraZeneca o Johnson & Johnson per i maggiorenni, Pfizer per chi non ha ancora compiuto 18 anni. Da martedì 1 a giovedì 3 giugno si vaccinato i 40mila studenti che si sono prenotati nel Lazio.
La Puglia è partita nei giorni scorsi raccogliendo le adesioni attraverso asl e scuole. Da sabato 29 maggio sono aperte le prenotazioni per i ragazzi dai 17 ai 20 anni in Campania e le vaccinazioni partono il primo giugno. Per i 17enni il vaccino è Pfizer, per gli altri Johnson & Johnson. Il Molise apre oggi le prenotazioni.
A ruota vengono le altre regioni. Dal 3 giugno le vaccinazioni sono aperte a tutti senza limiti di età e, in base alle modalità delle diverse regioni, anche i ragazzi che devono affrontare l’esame di maturità dal 16 giugno potrebbero fare il vaccino. In totale sono mezzo milione di studenti.
Tante regioni hanno scelto già la via dell’Open Day: il 2 giugno la Valle d’Aosta, la Sardegna e il Trentino-Alto Adige, che fa serate Astrazeneca aperte a tutti già dal19 maggio. Restano concentrare sugli anziani e le fasce fragili Emilia-Romagna e Toscana.
Arriva oggi il via libero dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, al vaccino Pfizer anche per i ragazzi fino ai 12 anni. Non ci sono regole definite, ma per i ragazzi tra 12 e 15 anni, il ministro della Salute Speranza ha detto che devono essere utilizzati i pediatri di base: «I pediatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie. Io vorrei che ci sia il loro massimo protagonismo sempre nel coordinamento con i territori e le regioni». Molti ragazzi non hanno però più un pediatra di riferimento dai 14 anni e c’è chi passa anche prima al medico di base.
In totale sono 8,5 milioni i ragazzi che potrebbero essere vaccinato. Per i minorenni l’iscrizione deve passare per forza attraverso l’autorizzazione dei genitori.