Il calcio anti-Superlega della Vesuviana F.C.: un podcast tutto da ridere con Matano e Comello
Si può ridere anche parlando di calcio? La risposta vale già uno slogan: «Si deve. E noi ci abbiamo provato, con ironia e con passione». La storia, dunque: la squadra di un piccolo paese – Miracola Vesuviana, abitanti in numero di 8.487 compresi calciatori, campioni e bidoni, presidenti visionari, allenatori con la giugulare a palla, sognatori, pin-up decorative e cialtroni da parata – viene sconvolta dalla improvvisa promozione in Serie A. A questo punto succede di tutto e di più. Il piccolo mondo di provincia si ribalta e comincia a sognare seguendo i rimbalzi del pallone.
Nel microcosmo ideato dalla fantasia di Francesco Arienzo, Veronica Pinelli e Marco Renzi il calcio diventa una centrifuga di sentimenti/amori/sogni raccontati nell’arco di 12 episodi da 40 minuti. Il podcast – in esclusiva su Audible.it – esplora un territorio nuovo e lo fa con una forza travolgente. «Vesuviana Football Club» racconta l’estate più assurda di un calcio di provincia, sano e genuino, per questo più vero. Ne abbiamo parlato con l’autore, Francesco Arienzo, 40 anni, napoletano, esponente di spicco della stand-up comedy italiana.
Arienzo, cos’è «Vesuviana Football Club»?
«A me piace pensare che sia una poesia d’amore per il calcio romantico di provincia. Se vogliamo è anche un inno «local» contro la Superlega. È anche una storia di ampio respiro, che nelle nostre intenzioni vuole essere universale. La vicenda è ambientata in un paese del Sud Italia, ma potrebbe esserlo ovunque, dall’Argentina alla Spagna».
Tutto nasce dal suo amore per il calcio.
«È vero. È una questione di sentimenti, di cultura condivisa, di ricordi dell’adolescenza. Sono tifoso del Napoli, la mia triade di campioni è composta da Hamsik, Lavezzi e Mertens. Ovviamente Maradona, certo (ride, ndr), ma non fa parte della categoria degli umani. E poi Zola, un fuoriclasse che nel nostro podcast sarebbe stato perfetto, proprio per la sua storia personale, che è quella di Davide che batte Golia».
«Vesuviana Football Club» è impreziosito dalle voci di personaggi famosi come Francesco Pannofino, Frank Matano e Lodovica Comello. Cosa hanno aggiunto alla storia?
«Si sono messi in gioco, si sono divertiti, hanno aggiunto valore. Pannofino è Michael Sironi, un italoamericano vulcanico e irascibile, un presidente alla Commisso. Matano è il ds Tony Belvedere, uno Steve Jobs surreale che arriva a Miracola Vesuviana direttamente dalla Silicon Valley, Comello è una showgirl, una fatalona argentina che sta con un calciatore della Vesuviana».
Quale pensa sia la forza del podcast?
«Il fatto che abbiamo costruito un mondo che è di tutti, perché tutti vi si possono riconoscere. È lì dentro che si muovono i nostri personaggi, con esiti imprevedibili. Mescolando i generi, dalla narrazione sportiva alla sit-com fino al finto documentario, abbiamo provato a fare qualcosa di diverso, utilizzando un linguaggio completamente nuovo. Il sogno è quello di trasformare questa storia in una serie televisiva».
Come definirebbe «Vesuviana Football Club»?
«Un podcast che sta tra i Simpson e la Gialappa’s: i punti di partenza sono la comicità e la passione».