Dalle prime radiografie all’archivio di Camerini: ecco la storia per immagini della cardiologia di Trieste
TRIESTE Il suo posto è a cavallo tra la scienza e la storia della medicina, ma anche la storia del territorio. Un territorio che in tema di cardiologia nei decenni si è saputo distinguere. Parliamo della nuova pubblicazione dal titolo “Radiologia cardiovascolare: 70 anni di immagini, dall’Archivio Camerini ai giorni nostri”, curato da Gianfranco Sinagra, Marco Masè e Maddalena Rossi del Dipartimento Cardiotoracovascolare di Asugi e Università di Trieste.
Pubblicato in versione digitale da Edizioni Università Trieste e disponibile open-access (al link https://www.openstarts.units.it/handle/10077/35733), il volume ripercorrere la storia della diagnostica per immagini in ambito cardiovascolare dagli anni Cinquanta a oggi, attingendo dall’archivio personale del professor Fulvio Camerini, fondatore e direttore della Cardiologia dagli anni Sessanta fino al 1996, focalizzandosi, con testi e immagini tecniche, sulla radiografia del torace, che resta ancora oggi la metodica più semplice e diffusa, nonostante le tecnologie consentano di avere a disposizione strumenti sempre più raffinati.
«Pur essendo entrate nell’uso comune numerose e più raffinate metodiche di diagnostica per immagini, la radiografia del torace, grazie a facile accessibilità, immediatezza dei risultati e ridotta esposizione a radiazioni ionizzanti, rimane uno degli esami maggiormente eseguiti», scrive infatti nella premessa del volume Gianfranco Sinagra, direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare e docente di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università di Trieste.
Il libro ha due finalità, storica e didattica. «Parliamo di raccogliere, conservare e rivisitare. Il testo - spiega Gianfranco Sinagra - ha una sua valenza storica, educativa e di gratitudine per tutti coloro che hanno contribuito a raccogliere le immagini e per i numerosi professionisti che a vario titolo vi si sono dedicati negli anni».
Nel volume si ripercorre il periodo dalla scoperta della radiazione elettromagnetica da parte del premio Nobel per la fisica Wilhelm Röntgen alla prima radiografia eseguita dal Maggiore John Hall-Edwards a Birmingham, fino alle unità mobili radiologiche sostenute da Marie Curie nel primo conflitto mondiale per assistere i soldati feriti, e si arriva ai giorni nostri.
Nella seconda parte del volume vengono analizzati alcuni casi clinici particolarmente significativi attraverso la tecnica imaging multimodale avanzato e integrato, sottolineando gli enormi progressi della radiologia clinica, nelle sue varie articolazioni e complessità. Le immagini furono raccolte e selezionate da Camerini, diventando materiale di studio per la gestione dei malati, sia in occasione di lezioni che di concorsi. In tutto questo percorso, infatti, il ruolo e il lavoro di Camerini sono cruciali, come ribadisce lo stesso Sinagra, che ricorda anche una delle frasi che il padre della cardiologia triestina amava ripetere più spesso: “never stop learning” (mai smettere di imparare).
Il volume, come detto, è disponibile online gratuitamente. È stato curato, oltre che da Gianfranco Sinagra, da Marco Masè e Maddalena Rossi. Masè è dirigente medico nella struttura complessa di Cardiologia di Gorizia e Monfalcone di Asugi. Rossi è dottoranda in Biomedicina molecolare all’Università di Trieste.